2001 – 22 luglio. Una
spedizione internazionale composta dal francese Jean-Christophe
Lafaille e l'italiano Hans
Kammerlander raggiungono la vetta del K2
salendo per la via Cesen. - La Via Cesen è una bella
via. Veloce. Si arrampica. Ci sono pendii a 60°. Fino a 6000 m. è una tipica
scalata di ghiaccio, molto pericolosa per le scariche di sassi. A 6500 m c'è
un'area di misto abbastanza complicata. Dei tratti rocciosi interrotti da
pendii di neve che possono scaricare piccole valanghe e slavine. Bisogna
passare dalla roccia alla neve ed è molto pericoloso. Bisognava stare molto
attenti. Non si capisce bene la consistenza della neve sopra le lastre di
roccia. Superando senza difficoltà il Collo
di bottiglia: Lì incontrano 3 alpinisti coreani 2 spagnoli e 2 sherpa. I
coreani usano l'ossigeno: Nonostante tutto superano gli spagnoli Carlo Pauner
e Josè
Antonio Garces, e i Sud-Coreani Young-Seok Park,
Seong-Gyu
Kang e Hee-Joon Oh, insieme agli sherpa Sherap Jangbu
e Pasang Tsering.
Avanzano lentamente nella neve alta e inconsistente. Alle
14,30 raggiungono la vetta per lo Sperone Abruzzi del K2.
Nei propositi di Hans Kammerlander, a questo punto, c'è la discesa con gli sci dalla cima. Sci che Hans Kammerlander si è portato in spalla dal 2° campo. E, non senza difficoltà, la discesa con gli sci inizia davvero, e continua in mezzo alla nebbia per circa 400 m. A questo punto accade un fatto agghiacciante, di quelli che spesso succedono, proprio in discesa, su questa che è considerata la più bella ma anche la più pericolosa tra le 14 montagne oltre gli ottomila metri. Uno dei coreani vola mentre discende il Collo di bottiglia, e Hans Kammerlander che se lo vede precipitare davanti non può far nulla. Anzi può decidere, come giustamente ha fatto, che poteva averne abbastanza e conclude lì la prima discesa con gli sci dalla cima del K2, anche per rispetto della tragedia a cui aveva assistito. - Karakorum - Himalaya.
2001 – 22 luglio. Tre gruppi operano sul versante pakistano del K2. Il giorno della vetta è uguale per tutti. I coreani (sedici membri) Young-Seok Park, Hee-Joon Oh e Seong-Gyu Kang accompagnati dagli sherpa Sherap Jangbu e Pasang Tsering, giungono in vetta per lo Sperone Abruzzi insieme a Carlo Pauner e Josè Antonio (Pepe) Garces (della spedizione spagnola, che comprende Javier Barra e Javier Perez). Per lo Sperone Sud-Sudest salgono invece, il francese Jean-Christophe Lafaille e l'italiano Hans Kammerlander (entrambi della spedizione internazionale di Peter Guggemos, che comprende anche il francese Christian Trommsdorff e il neozelandese David Jewel). Un altro coreano Young-Do Park, salito fino al Collo di Bottiglia, rinuncia e nella discesa precipita. Sherap Jangbu è il secondo uomo ad aver salito due volte il K2. Infine Hans Kammerlander rinuncia a scendere con gli sci. Pure la spedizione ceca di Zdenek Hruby con Josef Simunek, Radek Jaros, Josef Moravek, Sona Vomackova, Ludek Ondrej, Petr Skrivanek e Lhakpa Dorjee sherpa tenta di salire lo Sperone Sud-Sudest, ma senza successo. - Karakorum - Himalaya.